Antologia > Materialismo, errore storico
Il calabrone impertinente e le percezioni
extrasensoriali.
Spesso la scienza sbaglia, ma ci ripensa molto
raramente. Nella stragrande maggioranza dei casi il “protocollo di difesa a
oltranza dei dogmi scientifici” funziona benissimo.
1 L’antefatto
Nel 1934 Antoine Magnan, zoologo e ingegnere aeronautico
francese che studiava il volo di insetti e uccelli per applicare i risultati al
volo a motore, pubblicò un volumetto di 180 pagine dal titolo “Le vol des
insectes” (Il volo degli insetti) contenente la seguente frase:
“Ho applicato agli insetti le leggi della
resistenza dell’aria e sono arrivato, con il signor Sainte-Laguë, alla conclusione che
il loro volo è impossibile”.
Sainte-Laguë
era un ingegnere e matematico francese, assistente di Magnan nella stesura dei
calcoli presenti nel libro.
Da qui nacque la convinzione, subito diffusa nella
società colta del tempo, che l’impossibilità di volo fosse particolarmente
applicabile a un insetto tozzo e con le ali minuscole come il calabrone, o più precisamente
il Bombo. E quando la scienza afferma qualcosa, quella diventa una realtà
incontestabile.
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ENTANGLEMENT E SINCRONICITA'
DALL'UNIVERSO FISICO AL COSMO METAFISICO..
L’entanglement quantistico e la sincronicità di
Carl Jung. In cammino verso l’era
della collaborazione tra spirito e materia
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L’UNIVERSO è INTELLIGENTE. L’ANIMA ESISTE
Misteri quantistici, multiverso, entanglement, sincronicità. Oltre la materia, per una visione spirituale del cosmo.
2 La scienza che non mette in dubbio sé stessa
Senonché, qualcuno pensò di contestarla: catturò un
calabrone, lo portò a Magnan e lo liberò davanti a lui. Subito l’insetto volò
via quanto più velocemente potesse fare, dimostrando così che sapeva volare
benissimo.
Quando la scienza viene contestata nelle sue convinzioni
reagisce secondo un protocollo ben sperimentato e consolidato:
1)
Contestare la competenza di chi smentisce e mettere
in dubbio le sue capacità mentali.
2)
Ridicolizzarlo.
3 Il calabrone volava lo stesso perché non aveva
studiato.
È ovvio che il calabrone che volò via davanti a Magnan non aveva
una laurea ingegneristica atta a contestare i calcoli suoi del signor
Sainte-Laguë, perciò la
sua istruzione era sicuramente dubbia, purtuttavia egli volò. Di fronte a ciò
neppure la seconda tecnica sarebbe stata efficace: come ridicolizzare un
calabrone volante, per il fatto che vola? E del resto, il calabrone non si
sarebbe sentito ridicolizzato neppure un po’, non si sarebbe vergognato e
avrebbe continuato tranquillamente a volare, come fa tuttora.
Probabilmente organizzazioni scientifiche sul tipo del CICAP
avrebbero concluso che c’era un trucco e si sarebbero imbarcate in anni di
prove e tentativi per dimostrarlo poiché, secondo i loro principi, se la scienza
afferma che una cosa “non può avvenire” semplicemente quella cosa NON PUO’
AVVENIRE e se avviene c’è sotto un inganno che va smascherato.
Antoine Magnan dimostrò di essere uno scienziato intelligente
e fece ricorso a una tecnica più sottile. Rifece i calcoli.
Bastò rimescolare un poco i dati, modificare qualche costante
e aggiustare il valore di qualche variabile per ottenere un’equazione che, con
assoluta certezza, dimostrava che il volo del calabrone è possibile.
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TUTTI I COLORI DELL'ENTANGLEMENT
La prima parte (Le intuizioni) tratta la realtà illusoria e l’esistenza di un livello di coscienza trascendente la materia. La seconda (Le conferme) descrive il cammino della fisica quantistica dall’esperimento della doppia fenditura di Thomas Young, alla conferma dell’Entanglement. La terza (Le prospettive) descrive le teorie di David Bohm sul potenziale quantico e sull’universo olografico..
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ENTANGLEMENT E SINCRONICITA'
“Turbato da un presentimento, rinuncia a partire e si salva la vita”. Quante volte abbiamo letto una notizia come questa dopo un disastro aereo? Altri presentimenti, spesso più comuni, sono legati alla vita quotidiana di ciascuno di noi. Così pure episodi di telepatia o altre sensazioni dell’anima costellano l’esistenza degli uomini....DI PIU'
4 Come l’acqua arsenicata diventa potabile
è noto
l’allarme che ha riguardato recentemente la distribuzione dell’acqua potabile
in Italia. L’Unione Europea, attraverso la Commissione, ha preso di mira 128
comuni italiani le cui acque pubbliche contengono una quantità di arsenico
superiore ai limiti di legge. Tale quantità è attualmente limitata a 10
microgrammi per litro; il Governo italiano del tempo ha chiesto una deroga per
poter arrivare a 50 microgrammi, mentre le istituzioni europee sono disposte a
concederne al massimo 20.
Checché se ne dica, e qualunque sia la conclusione,
sappiano gli abitanti di questi 128 comuni che l’acqua ritenuta
scientificamente dannosa, causa la presenza di arsenico in quantità ritenuta
superiore al limite sopportabile di 10 microgrammi, diventerà presto potabile
rifacendo un poco le analisi con qualche parametro variato. Basterà stabilire a
tavolino che il limite sopportabile, non è più 10 ma 20 o 50. In proposito vedi
molti articoli sul web, per esempio questo: http://www.ilcambiamento.it/articoli/arsenico_acqua_potabile
5 Quand’è che la scienza ci ripensa?
Ogni tanto la scienza ci ripensa, ma molto
raramente. Nella stragrande maggioranza dei casi il “protocollo di difesa dei dogmi
scientifici” funziona benissimo.
Se l’eretico è uno “non addetto ai lavori”
nel migliore dei casi lo si ridicolizza, e talvolta si arriva a mettere in
dubbio la sua salute mentale, salvo indicarlo come un truffatore che vuole
sfruttare la credulità del “popolo bue”.
Se invece l’eretico possiede qualche titolo
scientifico lo si contesta sotto questo aspetto, si afferma che il resto della
comunità scientifica la pensa diversamente, si mette in dubbio la sua capacità
di rivestire i ruoli e gli incarichi accademici detenuti; in certi casi si
abbinano le due tecniche ridicolizzandolo nella sua professionalità.
6 Ci sono molti calcoli da rifare
Stando così le cose, possiamo solo sperare
che i nuovi fermenti scientifici, specialmente nel campo della fisica quantistica,
convincano l’establishment materialista attualmente dominante che ci sono molti
calcoli da rifare.
È evidente che la maggior parte della
popolazione mondiale crede fermamente nell’esistenza dei fenomeni extrasensoriali,
come per esempio la telepatia e la premonizione, e un grandissimo numero ne è
stato protagonista, ma non potendo dimostrarli come fece il calabrone cadono
vittime del protocollo negazionista:
1)
“Non sapete quello che dite, siete incompetenti,
probabilmente siete psicologicamente labili o truffatori!”
2)
“Guardate tutti cosa sta dicendo questo demente!”
Anche in considerazione di ciò molti preferiscono non
esporsi nel rendere pubbliche le proprie esperienze.
Come previsto dalle intuizioni di due scienziati come
Carl Jung (psicologo, teorizzatore dell’inconscio collettivo e della
sincronicità) e Wolfgang Pauli (fisico quantistico, premio Nobel) la fisica quantistica
ha dimostrato, con gli esperimenti sul fenomeno dell’entanglement, l’esistenza
di un livello della realtà completamente svincolato dalle leggi della materia,
dunque una componente psichica del cosmo. La coesistenza e la collaborazione di
psiche e materia si stanno dimostrando reali, qualche calcolo andrà rifatto considerando
anche questa variabile.
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UNIVERSO QUANTISTICO E SINCRONICITA'
Universo quantistico e sincronicità. La visione antropica. Le coincidenze significative. L’inconscio collettivo. Il ruolo delle pandemie nel cammino evolutivo umano.
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SUCCEDE ANCHE A TE?
Strane coincidenze. Presentimenti. Telepatia.
Comprendere questi fenomeni con la fisica quantistica e la teoria della sincronicità.
7 Il principio antropico
Nel 1973 uno scienziato, Brandon Carter, elaborò una nuova
formulazione del rapporto che unisce l’essere umano all’universo, chiamandola “Principio antropico” e la presentò alla comunità scientifica nel
corso di un Simposio su “Confronto delle
teorie cosmologiche con i dati delle osservazioni” che si teneva a Cracovia. Questo principio, molto
contestato nella sua formulazione detta forte,
ribalta la visione corrente del rapporto tra essere umano e cosmo e assegna all’uomo un ruolo centrale.
Il principio forte afferma che l’universo deve
essere proprio così com’è per consentire lo sviluppo della vita, in un certo momento della
sua storia, che coincide con l’epoca che stiamo vivendo, cioè circa 14 miliardi
di anni dalla sua formazione. Tra i tanti universi che avrebbero potuto nascere
dal Big Bang si è sviluppato proprio quello che ci consente,
oggi, di essere qui; la probabilità che ciò avvenisse è una su diversi miliardi;
se fosse avvenuto per caso, allora il caso avrebbe vinto una lotteria
impossibile.
Ciò significa che l’universo è stato progettato proprio per consentire che
noi fossimo qui, oggi. L’universo ha
una finalità: ospitare l’uomo.
Dunque, l’uomo non sarebbe un ospite capitato per un
bizzarro caso in un universo che lo ignora, bensì il motivo e lo scopo per
cui l’universo esiste. Questa teoria sottintende che l’universo sia stato formato con l’obiettivo di
favorire la vita e lo
sviluppo della coscienza; cioè, che l’universo sia stato progettato come un bozzolo, una
placenta in cui potessero avere origine la vita in generale e la coscienza
umana in particolare.
(tratto da: “Tutti i
colori dell’entanglement”)
8 I valori delle interazioni fondamentali sono
miracolosamente adatti alla vita.
I valori possibili delle quattro interazioni
fondamentali (gravitazionale, elettromagnetica, nucleare
debole e nucleare forte) e delle particelle subatomiche (protone, neutrone, elettrone) potrebbero avere
combinazioni infinite, e solo i valori che misuriamo effettivamente consentono
di creare tra loro una rete interattiva che dia origine a un universo generatore di vita. Scrive così Stephen Hawking in “Dai buchi
neri all’universo”:
“Se la densità dell’Universo un secondo dopo il Big Bang fosse stata maggiore della densità critica di una parte su cento miliardi, l’Universo sarebbe collassato dopo 10 anni. Se invece fosse stata minore dello stesso valore, l’Universo sarebbe già vuoto dopo 10 anni di esistenza”.
Occorre dire che uno scienziato del calibro di
Stephen Hawking, dapprima dubbioso, dopo la formulazione della
Teoria M (teoria
unificante del tutto con un universo a più dimensioni) cambiò opinione divenendo
sostenitore del Principio antropico e includendolo in tutti i suoi studi e
pubblicazioni successive, come per esempio il libro L’universo in un guscio di noce.
Del resto, la fisica quantistica ha più che
dimostrato che lo sperimentatore, osservando le particelle, ne determina il
comportamento. Probabilmente, in modo inconsapevole, determiniamo in qualche
modo quello che accade attorno a noi.
Sono queste le risposte che aspettiamo dalla
scienza del terzo millennio, e i calcoli da rifare sono veramente molti.
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