Antologia > Divagazioni sul tema
Io speriamo che me la cavo.
Un esperimento comunicato male
Divagando tra scienza e pubbliche relazioni.
(Ridiamoci su)
1 Il Paradosso del gatto di
Schrodinger
Facciamo riferimento
all’esperimento noto come Paradosso di Schrodinger, che lo stesso ideatore
descrive così:
«Si possono anche costruire casi del tutto burleschi. Si rinchiuda un gatto in una scatola d'acciaio insieme alla seguente macchina infernale (che occorre proteggere dalla possibilità d'essere afferrata direttamente dal gatto): in un contatore Geiger si trova una minuscola porzione di sostanza radioattiva, così poca che nel corso di un'ora forse uno dei suoi atomi si disintegrerà, ma anche, in modo parimenti probabile, nessuno; se l'evento si verifica il contatore lo segnala e aziona un relais di un martelletto che rompe una fiala con del cianuro. Dopo avere lasciato indisturbato questo intero sistema per un'ora, si direbbe che il gatto è ancora vivo se nel frattempo nessun atomo si fosse disintegrato, mentre la prima disintegrazione atomica lo avrebbe avvelenato. La funzione dell'intero sistema porta ad affermare che in essa il gatto vivo e il gatto morto non sono degli stati puri, ma miscelati con uguale peso.»
L’esperimento proposto
nasce nel contesto della discussione del paradosso di Einstein-Podolsky-Rosen (EPR),
pubblicato nel 1935. che criticava una caratteristica fondamentale dei sistemi
quantistici nota come entanglement quantistico.
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2 Perche’ proprio un gatto?
Non si capisce perché Schrodinger
(il cui nome, di per sé stesso, è troppo complicato per generare simpatia)
abbia voluto ulteriormente infierire sulla propria immagine mettendo nella
scatola infernale proprio un gatto, creatura che almeno il 50% dell’umanità ama,
fin dai tempi dell’antico Egitto.
Se Schrodinger avesse
potuto usufruire della collaborazione di un consulente di pubbliche relazioni,
certamente costui gli avrebbe suggerito di mettere nella scatola un topo o,
meglio ancora, una blatta, il che avrebbe potuto evitargli anche le critiche
dei più accesi animalisti, anzi, gli avrebbe attirato la simpatia delle masse.
Aziende produttrici di
insetticidi lo avrebbero citato nelle loro pubblicità sotto lo slogan “Con lui
è più facile” e la fama del suo esperimento sarebbe certamente uscita dalla
ristretta cerchia degli addetti ai lavori. Perfino la casalinga di Voghera
avrebbe commentato con le amiche: “Schrodinger? Grazie a lui non ha più uno
scarafaggio in casa!”
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