Effetto farfalla. Non tutto ha una causa. - Pensarediverso. Fisica e metafisica quantistica.

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Effetto farfalla. Non tutto ha una causa.



Un detto famoso afferma che una farfalla, sbattendo le ali, può causare una bufera all’altro capo del mondo. I materialisti sostengono che è vero. Ma … la teoria quantistica pone la questione del probabilismo:
1 C’è qualcosa di vero.
In effetti, secondo la fisica attuale, una singola azione può determinare gli eventi successivi, a cascata.
Siccome l’universo è fatto di materia, spazio e soprattutto tempo, qualcosa che accade OGGI QUI ha conseguenze e provoca accadimenti, POI, IN UN ALTRO LUOGO, e questi accadimenti ne provocano altri, ancora più avanti nel tempo, in altri luoghi, e così via.

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2 Non spostate l’elettrone!
Nel 1950 Alan Turing scriveva così nel suo libro “Macchine calcolatrici e intelligenza”:
«Lo spostamento di un singolo elettrone per un miliardesimo di centimetro, a un momento dato, potrebbe significare la differenza tra due avvenimenti molto diversi, come l'uccisione di un uomo un anno dopo, a causa di una valanga, o la sua salvezza.»
Nel 1972 Edward Lorentz titolò una sua conferenza: "Può, il batter d'ali di una farfalla in Brasile, provocare un tornado in Texas?"
Nel mondo scientifico odierno, dove ogni cosa può essere pesata, misurata e determinata in laboratorio, dunque un mondo fatto solo di materia, posto in una dimensione dove il tempo cammina solo in avanti, questo è anche possibile.
Tutto è possibile, purché lo si possa misurare, e per fare ciò è necessario che abbia un peso e una dimensione, cioè sia materia o tempo, anche esso misurabile e prevedibile.
3 Però, non tutto può essere misurato!

Questa scienza ignora completamente l’esistenza dello spirito, nega che l’universo possa avere, oltre ad una dimensione materiale, anche una dimensione psichica.
Ancora meglio, possiamo dire che per la scienza attuale ogni cosa che accade DEVE avere una causa, DEVE essere collegata nel tempo e nello spazio a un’altra cosa che le trasmette l’energia necessaria ad esplicarsi.
Come nel gioco del biliardo, nessuna palla si muove se un’altra palla non la spinge.
EPPURE…
La negazione della dimensione psichica (o dello spirito) in voga da alcuni secoli a questa parte, diciamo da Galileo in poi, si scontra con le scoperte della fisica del secolo scorso, e con gli studi di eminenti scienziati.

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4 In effetti, ci sono fenomeni che accadono inspiegabilmente senza causa.

Incredibilmente la fisica ci dice che SI’, ci sono fenomeni che accadono inspiegabilmente senza causa, senza che nessun collegamento unisca le parti coinvolte nel fenomeno, e che questi fenomeni possono verificarsi a dispetto di tempo e di spazio.
Il fenomeno dell’ENTANGLEMENT delle particelle elementari ci dice che due particelle, se in un certo momento sono state in contatto tra loro, restano collegate anche se le si separa a distanze inimmaginabili, anche se le si pone in universi separati. Se una delle due particelle inverte lo spin, IMMEDIATAMENTE, a qualunque distanza si trovi, anche l’altra lo fa. Ciò accade mentre non può esistere tra le due una comunicazione fisica o un trasferimento di energia: semplicemente, come se fossero una cosa sola, si conformano l’una all’altra, in barba alla scienza materialista.
Abbiamo detto: due particelle che siano state in contatto tra di loro. Ma nel big-bang, le particelle dell’universo non sono state TUTTE in contatto tra di loro?
Con ciò, esiste nell’universo una dimensione che non sia fatta di tempo e materia, una dimensione psichica che collega ogni atomo a una “mente universale” E che collega anche TUTTI NOI alla stessa mente?
5 Teoria unificante

Carl Jung e Wolfgang Pauli unirono le loro esperienze scientifiche nella ricerca di una teoria che unificasse spirito e materia.
Dal canto suo, Stephen Hawking, nei suoi ultimi studio sulla teoria unificante del cosmo, incluse una variabile molto simile nelle sue formule.
Nel frattempo, le farfalle brasiliane stiano tranquille e battano serenamente le loro ali: non è certo che siano sempre e solo loro la causa dei tornado texani. Anzi, forse, non lo sono affatto.

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